viernes, 23 de julio de 2010

Navigando con la macchina


Era la prima volta che andavo a Locarno. Una piccola città famosa per il suo bel lago maggiore e tanti turisti che vanno a passeggiare e comprare qualsiasi souvenir per la famiglia o gli amici. Quel giorno il tempo non era così bello, pioveva ma era una pioggia debole. Dovevo attraversare il monte Ceneri. Dopo un pò, la strada diventava pericolosa, con tante curve. Vedevo ogni tanto una macchina che qualche volta si spostava a destra invadendo il sentiero delle biciclette, per lasciare spazio perciò le altre macchine (più o meno come in Formula 1) potevano proseguire. Ho fatto lo stesso.

Sono arrivata a Locarno, ho visto una vecchia chiesa grigia, forse quel giorno più grigia per quel tempo matto. Poco dopo, la pioggia era/è finita, ma faceva un po' freddo, non sembrava tanto un giorno d'estate quanto uno d'autunno. La visita alla ditta è stata molto interessante. Le tre persone che mi hanno parlato, sono state molto simpatiche con me. Mi sentivo a mio agio e il posto mi sembrava familiare, conosciuto. Non erano persone petulanti, ma umili. Mi sono piaciute.

Poi sono andata alla macchina. Pioveva un'altra volta. Non erano passati 10 minuti che la pioggia diventava forte, furiosa. Ho visto una povera ragazza con T-shirt in motocicletta. La colonna di macchine cresceva e cresceva, come cresceva la violenza della pioggia, a mala pena si vedeva. Eravamo barche naviganti in fiumi d'acqua che attraversavano la strada. Mentre ascoltavo la radio, ho visto una casa un po' particolare. Era tutta d'un rosa fluorescente. Tra le altre case di colore "normale", che richiamava comunque l'attenzione. Abbiamo continuato in fila per circa un'ora e alla fine sono arrivata al monte Ceneri. Ho visto un ciclista battagliare contro la forza della pioggia. Forza bravo amico!

Arrivata a Lugano, la pioggia è diventata di nuovo tranquilla. Il temporale ha deciso di fermarsi magari per il pranzo.
E così finisce il mio racconto di una mattina diversa e un po' malinconica...
(historia corregida por Gloria, nuestra profesora de italiano)

3 comentarios:

  1. Me ha subido un poco el ánimo los halagos que me han hecho hoy a mi curriculum, no estoy segura si han sido sinceros o no, pero después de recibir por tanto tiempo la indiferencia y/o/u infravaloración de la mayoria de sitios, me ha sentado bien...

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  2. Y por qué escribes la crónica en italiano? A estas horas de la noche me da mucha pereza leerla asi!!! :-(

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  3. pues porque tenía que hacer una redacción en italiano para la clase así que he aprovechado la ocasión jejeje A mi me parece q no es tan difícil de entenderlo...

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No sé si debería cerrar este blog puesto que es una etapa de nuestra vida que ya ha terminado y no sé si tiene sentido volver atrás. Pero......